Iniziano a delinearsi le strategie dei partiti politici dell’Altotevere, in vista delle amministrative e regionali che si terranno nella primavera del 2024. Per quanto riguarda il Terzo Polo, il percorso pare già avviato e ben definito. Nessun accordo con sovranisti e populisti, no secco a Rifondazione, troppo vicina al movimento Cinque Stelle, dialogo aperto con il Partito Democratico e con Forza Italia, ma quello che farà la differenza, per la sottoscrizione o meno di un’accordo elettorale, saranno prima di tutto le persone, il programma e la discontinuità sulle politiche degli ultimi dieci anni, fortemente criticate da Italia Viva San Giustino e Azione Altotevere.
Per gli esponenti locali Ganovelli e Tofanelli, difatti, la Giunta presieduta dall’attuale sindaco Paolo Fratini, non è riuscita a portare a termine, in due consiliature, i punti più qualificanti del proprio programma elettorale. Vale la pena ricordare che, il piano regolatore e l’efficientamento della macchina comunale, punti centrali delle proposte di San Giustino Domani, sono in grave ritardo e pare difficile, se non impossibile, che negli ultimi 18 mesi di governo, Fratini e la sua maggioranza riescano a dare un’indirizzo preciso e positivo a due questioni così vitali per il territorio. Per quanto riguarda la scelta del candidato, il terzo polo ha già individuato due figure di livello assoluto, in grado di dare sostanza e concretezza ad un programma già chiaro e ben definito. Niente da fare neanche per le primarie di colazione, che Italia Viva e Azione ritengono inutili, dannose e fortemente divisive.