L’amministrazione Innocenti ha approvato nella seduta del 30 dicembre un bilancio fortemente connotato dalla conferma dell’aumento della tassazione, con l’aliquota massimadell’addizionale comunale applicata in modo lineare sia per i redditi bassi che per quelli alti, e dalle spese straordinarie che diventano purtroppo fisse dovute al protrarsi dell’emergenza Buonarroti. Gli emendamenti e le raccomandazioni del nostro gruppo sono, come al solito, caduti nel vuoto. Abbiamo votato contro a questo bilancio ed esprimiamo un giudizio negativo sullamancata programmazione di una giunta che naviga a vista, non riesce ad attivare minimi percorsi di partecipazione e condivisionee ormai è certo che si è impantanata su alcuni lavori pubblici che inchiodano la nostra città.
ADDIZIONALE COMUNALE: nel bilancio si conferma l’aumento dell’addizionale comunale all’aliquota massima per tutte le fasce di reddito, senza differenziare chi ha più da chi ha meno, lasciando libera una fascia di esenzione per i redditi inferiori ai 10000 euro annui.
Negli anni passati il Comune di Sansepolcro aveva intrapreso un’azione di recupero di piccole e grandi evasioni fiscali, un percorso confermato da più amministrazione con l’idea che sia giusto pagare tutti per pagare meno. Per Innocenti e Rivi è parso fisiologico continuare la lotta all’evasione ma alzando contestualmente la tassazione, facendo gravare l’aumento sulle fasce meno ricche. Insomma, pagare tutti e pagare di più, questa sembra sia la linea scelta.
CANTIERE OPERE PUBBLICHE: sul bilancio incombe pesante l’impasse del secondo ponte sul Tevere ed il blocco totale nei lavori della Scuola Buonarroti.
Il secondo ponte sta diventando una storia surreale, finanziato nel 2015 e realizzato otto anni dopo, non viene aperto perché nel frattempo non si è ancora provveduto a iniziare la viabilità di collegamento. Se ci si poteva aspettare delle difficoltà nella realizzazione di una grande opera come il ponte, è veramente incredibile come in un tempo così lungo l’amministrazione non sia riuscita a realizzare le strade per arrivarci. Oltre tutto sono anni che i soldi per la viabilità sono stati presi i mutui per sostenere le spese della viabilità di collegamento. Riccardo Marzi è assessore da sette anni, proprio lui dovrà spiegare alla città il perché di questi tempi infiniti, di un ponte nuovo senza strada, di due mutui da oltre 400000 euro implementati dai proventi straordinari per le antenne (altri 250000) e da una causa pendente con la ditta costruttrice.
Il blocco del cantiere della Scuola Buonarroti è l’altra pesante ombra sul bilancio: da una parte perché si lasciano i ragazzi in una situazione di precarietà senza tempi certi o presumibili di fine lavori, dall’altra perché si inchioda il bilancio imputando i preziosi oneri di urbanizzazione all’affitto dei moduli per 10000 euro al mese, risorse che nella spesa corrente potevano abbassare la tassazione oppure nella loro destinazione naturale andare ad essere investiti in necessarie opere pubbliche per la città.
POLITICHE SUL PERSONALE: si fa proprio fatica a comprendere quale sia la visione d’insieme di questa amministrazione. Da un lato negli anni sono stati acquistati macchinari e strumentazione per la gestione in house della manutenzione, dall’altro invece di prevedere un aumento progressivo degli operai si va ad assumere nuove figure apicali come il vice comandante della Polizia Municipale e si confermano otto posizioni organizzative, quattro delle quali sono a Palazzo Aggiunti nel settore tecnico. Un comune con molti responsabili di settore, anche di micro-settore, e pochi operai, con conseguenti spese in aumento negli affidamenti esterni ed un decoro urbano in perenne affanno.
I RIVOLI DI SPESA: invece di investire in modo deciso e connotato sulla promozione di Sansepolcro, il bilancio si perde in tanti rivoli di spesa che appaiono poco produttivi per la collettività.
Le spese di Comunicazione sono lo specchio di questo modo d’ agire. L’amministrazione ha assunto un addetto stampa che dovrebbe coprire l’esigenza di informare i cittadini sulle attività dell’ente, ma non basta. Si aggiunge infatti a questa voce un impegno per altri 30000 euro destinati probabilmente alle varie testate giornalistiche che operano nel territorio. Nell’epoca della comunicazione digitale, dei social strumento prioritario di informazione e diffusione, pensare che si debba intervenire con altri fondi pubblici per essere efficaci fa venire molti dubbi. Questi stessi denari investiti in un grande progetto per la città potrebbero dare uno sviluppo organico e omogeneo ad una vera comunicazione per Sansepolcro e magari andare ad evitare brutte figure di immagine come quelle regalate dalla giunta Innocenti in piazza a cavallo del nuovo anno.