L’imponente Sacco, ideato e realizzato da Alberto Burri nel 1969 per il fondale del primo atto del dramma teatrale “L’avventura d’un povero cristiano” di Ignazio Silone, ha affascinato i tantissimi visitatori della 44ma edizione del Meeting di Rimini che, già da ieri, domenica 20 agosto, ininterrottamente, hanno affollato il padiglione C1 del centro fieristico riminese. L’opera è la più grande tela realizzata da Burri: 7,50×9,70 metri.
Nel primo giorno di esposizione ogni venti minuti si sono alternati gruppi di circa 80 persone, per ammirare l’imponente opera attorno alla quale è stato costruito un esauriente percorso idoneo a far luce su questo grande outsider della pittura. Con le suggestive proiezioni del Grande Cretto Gibellina ed altri cicli appartenenti a diverse stagioni del suo lavoro, il pubblico hal’opportunità di prendere visione di una significativa parte dell’opera di questo grande protagonista dell’arte italiana ed internazionale. Giovani e soprattutto giovanissimi tra le migliaia di visitatori che sono rimasti letteralmente affascinati dall’arte del Maestro tifernate, incantati dall’immensità del Sacco, ma anche dalla perfezione delle serie di opere grafiche (Combustioni, 1965, Cretti, 1971, Trittico, 1994, Sestante, 1989).
Ad ammirare l’esposizione anche il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente del CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che ha lodato pubblicamente l’opera del Maestro promettendo al presidente Corà di venire a Città di Castello in visita alle sedi museali.
L’esposizione, dal titolo BURRI, FORMA SPAZIO EQUILIBRIO, curata dal presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, sarà visibile gratuitamente fino al termine del Meeting riminese, venerdì 25 agosto: i partecipanti al Meeting Rimini 2023 potranno usufruire dei biglietti ridotti alle sedi delle Collezioni Burri di Città di Castello fino al 20settembre 2023.
Se a Rimini Burri sta riscuotendo così grande successo, anche a Città di Castello non si ferma il flusso continuo di visitatori: da martedì 8 a domenica 20 agosto nelle due sedi di Palazzo Albizzini ed Ex Seccatoi del Tabacco si sono registrati 2300 ingressi.
Per dare una immagine di sintesi dell’arte di un grande artista come Alberto Burri al Meeting di Rimini del 2023, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha risposto all’invito formulato dal Meeting decidendo di collocare al centro dell’area espositiva la più grande tela mai realizzata dal Maestro, il Sacco del 1969 ideato e realizzato per il fondale del primo atto del dramma teatrale “Avventura di un povero cristiano” dal romanzo di Ignazio Silone.
Attorno L’opera di Burri, a partire dagli anni ’50 del XX secolo e fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1995, ha segnato la scena dell’arte contemporanea fino ai nostri giorni. La sua pittura per lo più a base di materie extrapittoriche come il catrame, il vissuto dei ‘sacchi’, le combustioni di plastica, di legni, di ferri, i composti acrovinilici dei ‘cretti’ e i cellotex, ha tracciato una nuova frequenza del linguaggio visivo su cui si sono sintonizzate le generazioni a lui successive, osservando l’orientamento da lui indicato relativo ai valori della Forma, dello Spazio e dell’Equilibrio di cui dotare la ‘presenza’ della pittura.