Luciano Bacchetta, politico di lungo corso e fine conoscitore delle dinamiche interne ai vari schieramenti politici tifernati, riveste attualmente il ruolo di presidente del consiglio comunale di Città di Castello, dopo aver guidato la città come sindaco per due consiliature. La sua esperienza è fondamentale per delineare le prospettive future del nuovo partito socialista, che sta emergendo con rinnovato vigore nel panorama politico locale.
Negli ultimi mesi, si è osservata una crescente affluenza di giovani nella sede del partito tifernate. Questa presenza giovanile non solo rappresenta un segnale di speranza e di rinnovato entusiasmo verso l’impegno politico, ma denota anche una volontà da parte delle nuove generazioni di prendere parte attiva nella costruzione di un futuro migliore per la comunità. Bacchetta ha più volte sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani nei processi decisionali, riconoscendo il loro potere di innovazione e capacità di affrontare le sfide contemporanee.
In vista delle elezioni comunali del 2027, il nuovo partito socialista si trova di fronte a cruciali scelte strategiche che potrebbero determinare non solo la sua identità, ma anche le sorti di chi governerà Città di Castello. Le decisioni che verranno prese nei prossimi anni saranno decisive; sarà necessario unire esperienze consolidate e fresche idee, creando un programma politico che risponda in modo efficace alle esigenze della cittadinanza. Bacchetta, con la sua storica attenzione per le dinamiche sociali ed economiche, guiderà certamente questo processo, cercando di armonizzare le aspettative dei diversi gruppi di interesse e promuovere politiche inclusive e sostenibili e un’opportunità per ridefinire l’agenda politica locale.
Presidente Bacchetta. Come stanno procedendo il lavoro del consiglio comunale?
“I lavori del parlamentino stanno procedendo bene. Stiamo affrontando varie questioni che riguardano la nostra comunità e ci impegniamo per assicurare risultati tangibili è una fase cruciale, dobbiamo gestire e portare avanti al meglio i tanti lavori pubblici legati al Pnnr, e dare seguito agli obbiettivi che ci siamo posti in campagna elettorale, siamo a metà mandato, dobbiamo accelerare”.
Personalmente, Lei ha espresso delusione per la mancata elezione nel consiglio regionale umbro. Cosa può dirci al riguardo?
“È vero, la mancata elezione è stata una delusione. Tuttavia, dalle sconfitte possiamo solo imparare. La nostra attenzione si rivolge già verso le amministrative del 2027. Sarà un’opportunità per presentare una classe dirigente nuova e di qualità”.
Parlando delle prossime elezioni, che si terranno nella primavera del 2027, quali saranno le regole d’ingaggio per costruire le coalizioni future?
“È fondamentale che i socialisti decidano in base qualità delle persone e dei contenuti. Non vogliamo avere vincoli ideologici. La priorità è far tornare Città di Castello e tutto l’Altotevere protagonisti a livello regionale”.
Qual è la visione per il futuro di Città di Castello?
“Per Città di Castello sarà l’inizio di una nuova stagione. Vogliamo tornare ad essere attori principali delle politiche in Umbria. I socialisti, storicamente, hanno goduto di un buon consenso nel nostro Comune e saranno determinanti nella scelta di chi siederà nello scranno più alto del prossimo consiglio comunale. Ma ribadisco: nessuna posizione ideologica. Per ora, siamo in una fase di osservazione, poi prenderemo decisioni senza lasciarci influenzare dalle dinamiche da Perugia.
Voglio rassicurare i cittadini che il nostro impegno è serio e mirato al bene comune. Città di Castello merita di essere al centro dell’attenzione politica regionale e noi lavoreremo affinché questo avvenga”.