“Ci speravamo, inutile negarlo, ma dobbiamo accettare il verdetto delle urne e ripartire. Ora serve un chiarimento interno, anche in vista delle comunali che si terranno tra poco più di due anni a Città di Castello, può sembrare un paradosso vista la distanza della prossima tornata elettorale, ma in realtà non lo è. Serve trovare un nuovo progetto, nuove energie, donne e uomini in grado di dare il proprio contributo, di spendersi per la propria città, il proprio Momune. Cercheremo di far capire, ai vertici regionali, la necessità impellente di tornare tra la gente, ascoltando le esigenze di cittadini e imprese, siamo obbligati a farlo, per provare a recuperare quel 50% di elettori che ha deciso di non votare, voltando le spalle alla politica e ai suoi dirigenti. Si riparta dai giovani, a cui serve dare spazio e fiducia, la sonora bocciatura degli ex consiglieri regionali ci indica la strada da seguire. Detto ciò, preoccupa e non poco la linea intransigente della nuova maggioranza, il no a tutto, senza proporre alternative, rischia di riportare indietro la nostra regione di decenni. Ci spieghino cosa intendono fare per la E78, per ambiente e rifiuti visto il no alla realizzazione del termovalorizzatore, come intendano migliorare la sanità perchè di promesse ne ho sentite tante, ma ora servono i fatti, noi vigileremo su questo, ogni giorno. Chiudo con una riflessione, l’Altotevere, Michelini a parte, non ha rappresentanti nel parlamentino regionale, una disfatta e non solo per il centro destra”.
Il dopo regionali in Umbria: Tommaso Campagni (Forza Italia) “bene come partito, male come coalizione, ora spazio ai giovani”
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