In residenza artistica, da settembre a dicembre, progetti di danza con Sofia Nappi, Cristina Kristal Rizzo, Salvo Lombardo, Chiara Taviani, il teatro ragazzi e di figura con il Teatrodelleapparizioni, la performace digitale di Cinzia Pietribiasi, i giapponesi Mum & Gipsy e i francesi Collectif Rêve Concret
Un fitto programma di residenze creative si apre a settembre al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro, dove l’Associazione CapoTrave/Kilowatt accoglie compagnie di teatro e di danza che soggiorneranno sul territorio per periodi differenti. Durante la residenza gli artisti e le artiste ospiti incontreranno cittadini e associazioni e, al termine, apriranno il loro percorso di creazione con una prova aperta al pubblico.
Apre la programmazione, lunedì 4 settembre, la coreografa Sofia Nappi / Komoco con “Pupo”, produzione che si ispira a “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, di cui ricorrono i 140 anni dalla prima pubblicazione. Nel lavoro della coreografa Sofia Nappi non si vuole riproporre semplicemente la trama, ma ci si riferisce al racconto per approfondire la lettura dell’opera suggerita dal critico letterario Asor Rosa, incentrata sulla tematica della trasformazione da burattino a bambino, da anima pura a costrutto di dettami imposti dalla società: la distruzione dell’essere in purezza per la soddisfazione dei canoni preimpostati dell’oggi. Sofia Nappi si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theater a New York e approfondisce gli studi a livello internazionale a Tel Aviv, dove sta conseguendo la certificazione come insegnante di tecnica Gaga, linguaggio del celebre Ohad Naharin. Interprete di lavori firmati da artisti di fama internazionale, è coreografa indipendente ospite in compagnie come il National Theater di Mannheim, lo Staatsoper di Hannover e la compagnia nazionale olandese Introdans; è direttrice artistica e co-fondatrice del progetto KOMOCO. Dal 2020 è artista associata e sostenuta da Sosta Palmizi.
Arriva da Firenze, a partire da sabato 9 fino a domenica 17 settembre, Cristina Kristal Rizzo, dancemaker attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ’90, tra i fondatori del collettivo Kinkaleri, con il quale ha attraversato la scena performativa internazionale ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico, tesa a rigenerare l’atto di creazione e ad aprire riflessioni sul tempo presente. Alla circuitazione degli spettacoli affianca un’intensa attività di proposte sperimentali, conferenze, laboratori, alta formazione e scrittura teorica, affermandosi come una delle principali personalità della coreografia italiana. A Sansepolcro lavorerà su Monumentum DA, dedica alla singolarità di Diana Anselmo, attivista e co-founder dell’associazione Al.Di.Qua. Artists. Punto di partenza alcuni testi di canzoni della nuova scena rap e grime al femminile. La creazione è concepita come una sorta di spazio aperto in cui far confluire la politica di un corpo nella sua presenza immanente in uno slancio vitale, lì dove arte e forme di vita si mescolano. La piece si configura dunque come un racconto singolare, un movimento da corpo a corpo che diventa un potenziale discorso collettivo, la trama di una collisione che modula l’apparizione diffusa di una misteriosa e rinnovata Queer Love Song. Sarà possibile assistere ad una prova aperta del lavoro venerdì 15 settembre (ore 21, Teatro alla Misericordia).
Salvo Lombardo, performer, coreografo, regista multimediale, curatore, artista associato della Lavanderia a Vapore e di MILANoLTRE, i cui lavori sono stati ospitati in numerosi festival, teatri, musei e spazi indipendenti in Italia e all’estero, sarà in residenza da lunedì 18 a sabato 29 settembre. A Sansepolcro lavorerà sulla sua nuova produzione, “Sport”, con Chiara Ameglio, Jaskaran Anand, Daria Greco, Fabritia D’Intino. La performance, in prova aperta venerdì 28 settembre alle ore 21, individua nella condizione fisica della caduta una specifica dimensione esistenziale e un pretesto per riposizionare gli ideali di agonismo e di prestazione normalmente fondati su principi di esclusione e di conformità a precise norme anatomiche, sociali, comportamentali, culturali. Il lavoro è l’occasione per ridiscutere i canoni e gli immaginari contemporanei applicati alla corporeità in Occidente, cercando di svelare tanto il disperato tentativo di resistere alla sua caduta, quanto l’inevitabile, necessaria e a tratti “amorevole accettazione del declino.
Dopo le prime tre residenze, dedicate alla danza, dal 14 al 24 ottobre spazio al teatro di figura e al teatro ragazzi con il Teatrodelleapparizioni in Alice! È la costruzione di un tempo e di uno spazio per fermarsi a guardare la bellezza nascosta nelle cose che muove la ricerca del Teatrodelleapparizioni, in cui l’infanzia è fonte. La compagnia viene fondata nel 1999 da Fabrizio Pallara, che si occupa anche degli allestimenti degli eventi e delle scenografie degli spettacoli, in collaborazione con l’architetto Sara Ferazzoli. Nei primi anni concentra le sue sperimentazioni attorno al teatro sensoriale, lo spettatore diviene così elemento partecipante e fondante dello spettacolo stesso. Poi l’incontro con il teatro per l’infanzia e la produzione de La stanza dei segreti che hanno costituito l’inizio di un rapporto fertile con il mondo della scuola e con i bambini e i ragazzi, diventati ad un tempo destinatari e fonte poetica delle produzioni. In Alice!, in prova aperta domenica 22 ottobre, alle ore 17, ci sono una baracca sovrastata da un orologio, una famiglia di conigli bianchi e molta fretta. “È tardi!” ripete il papà mentre accompagna Alice a scuola. Ma lei si sofferma lungo la strada dove incontra una serie di personaggi, ripercorrendo la storia di Alice nel paese delle meraviglie. Uno spettacolo di teatro di figura in cui pupazzi di peluche abitano scene diverse nel percorso verso la scuola di Alice, uno sguardo sulla dimensione del tempo nel rapporto tra generazioni, in cui la capacità dei bambini di vivere il presente è minacciata da un mondo adulto che li trascina verso il futuro.
E’ una performance multimediale quella su cui lavorerà, dal 25 ottobre al 3 novembre, Cinzia Pietribiasi, artista digitale, regista e performer, Junior Scientist dell’Accademia di Belle Arti di Roma, docente di Sistemi Interattivi all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, docente di Drammaturgia multimediale Alma Artis e all’Accademia di Belle Arti di Pisa, associata presso il Teatro delle Donne. Centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea, il Teatro delle Donne ha creato un centro di produzione drammaturgica, supportato da un archivio di più di 1000 testi catalogati. MAMA. L’origine di tutte le cose, è il titolo del progetto su cui lavorerà la Pietribiasi, visibile in prova aperta venerdì 3 novembre alle ore 21, ed è la seconda indagine sul tema dei rapporti familiari disfunzionali e sulla necessità di un gesto d’amore a riparare il disastro studiata dall’artista. Attraverso varie fonti mediali e digitali, la performance affronta il difficile rapporto con una madre algida e assente, straniera in terra italiana. Se il lavoro precedente esplorava gli anni 70-80, MAMA si sofferma sugli anni 90 e si spinge oltre nella scala temporale: il viaggio diventa siderale e ci si interroga: quando ha avuto origine il tutto?
La coreografa Chiara Taviani, dopo una formazione classica presso l’accademia Princesse Grace di Monaco, si orienta verso una carriera contemporanea presso la formazione Coline di Marsiglia. Dal 2010 stringe una stretta collaborazione con Balletto Civile di Michela Lucenti e nel 2011 fonda assieme a Carlo Massari la C&C company. Dal 2016 firma le sue opere sceniche e cinematografiche come artista indipendente, nel 2019 il suo ultimo lavoro debutta a Romaeuropa e nel 2020 è selezionata dalla rete europea di danza Aerowaves Twenty20. A Sansepolcro, dove sarà in residenza da sabato 4 a sabato 11 novembre, con una prova aperta venerdì 10 novembre, alle ore 21, lavorerà sul primo studio di How to perfectly hide. In scena due performer atterrano in uno spazio nascosto, una dimensione liminale, dove tutto è da ripensare e da riscoprire. Un nuovo mondo celato, che fugge da una vita sovraesposta e dunque vulnerabile, prende forma dalla pulizia dell’assenza, creando un paesaggio fatto di apparizioni e sparizioni, nascondimento e svelamento, capace forse di delineare un modo nuovo di offrirsi alla vita.
E’ un progetto della rete CRISOL – CREATIVE PROCESSES, progetto nato nel 2019 con l’idea di sviluppare processi di lavoro condivisi per promuovere lo scambio e il confronto di pratiche tra artisti e operatori italiani e internazionali, finanziato nell’ambito del programma Boarding Pass Plus 2022/2023/2024 del Ministero della Cultura quello dei giapponesi Mum&Gipsy. La compagnia porterà a Sansepolcro, dal 12 al 26 novembre, una residenza di creazione per la quale saranno attivate delle audizioni per danzatori provenienti da tutto il territorio nazionale.
Ultima residenza in programma, dal 2 al 20 dicembre, la compagnia francese Collectif Rêve Concret, che lavorerà a “Yuming He”, un testo originale della scrittrice Olivia Rosenthal . Questa residenza è inserita all’interno del progetto Nuovo Grand Tour supportato dall’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut Francais di Roma. Un progetto articolato, come dichiarano i membri della compagnia “La nostra ricerca affronterà la questione dell’identità e del gender, sulla scia dello spettacolo Une absence de silence, tratto dal romanzo di Olivia Rosenthal Que font les rennes après Noël? che abbiamo realizzato con ballerini italiani di voguing”
Siamo lieti di comunicare, infine, che Kilowatt, per il secondo anno consecutivo, è fra i vincitori del bando EFFEA. Grazie al bando sarà possibile sostenere il percorso artistico dell’artista greca Lyto Triantafyllidou, attraverso tre residenze: Sansepolcro, Philippi Festival (GR) e MUSCARIUM – festival de artes performativas a Sintra (PT)
Info e biglietti (michele.rossi@kilowattfestival.it): www.liveticket.it/kilowattfestival